L'attrice inglese ha replicato alla querelle generata dai suoi scatti un po' scollacciati per Vanity Fair presi di mira da alcune attiviste sul web
LONDRA - Da bandiera del femminismo (anche presso le Nazioni Unite) a... bersaglio di una querelle scatenata sul web per un suo scatto su Vanity Fair in cui un abito le lascia succintamente intravedere il seno. «Emma Watson: "femminismo, femminismo, salari più equi, blà blà blà... oh ma perché non mi prendete sul serio.. ah ecco qui le mie tette», aveva twittato qualche giorno fa la giornalista americana Julia Hartley-Bawler generando un finimondo fra assensi e condanne.
Emma Watson: "Feminism, feminism... gender wage gap... why oh why am I not taken seriously... feminism... oh, and here are my tits!" pic.twitter.com/gb7OvxzRH9
— Julia Hartley-Brewer (@JuliaHB1) March 1, 2017
La replica della diretta interessata non si è fatta attendere ed è arrivata in sede di conferenza stampa durante un'intervista per la promozione di "La bella e la bestia":«Fondamentalmente mi ha detto che non posso essere una femminista perché ho le tette», ha scherzato con il compagno di cast Dan Stevens, «Non è vero però», ha replicato lui. «No, infatti», ha continuato lei.
«C'è un po' di confusione su quello che significa "femminismo" o "femminista"», ha poi aggiunto la Watson, «non è un'arma, un bastone da usare per flagellare altre donne. Riguarda la libertà, l'espressione personale, l'uguaglianza. Non capisco cosa c'entrino le mie tette in tutto questo, questa cosa mi confonde...»
March cover star @EmmaWatson opens up about her metamorphosis from child star to leading woman https://t.co/aS7acDVsm2 pic.twitter.com/kz0H7ZnLkg
— VANITY FAIR (@VanityFair) February 28, 2017