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SUPSIUn kit robot per insegnare la maker education in ospedale e superare l’isolamento

06.06.17 - 15:21
Intervista a Ginevra Rudel, diplomata del Master of Advanced Studies in Interaction Design
Un kit robot per insegnare la maker education in ospedale e superare l’isolamento
Intervista a Ginevra Rudel, diplomata del Master of Advanced Studies in Interaction Design

Chi sei?

Sono Ginevra Rudel, diplomata del Master of Advanced Studies in Interaction Design. 

In quale ambito hai svolto il tuo lavoro di Master?

In ambito educativo e ospedaliero: desideravo proporre un’attività ludico-creativa ai bambini malati, costretti a lunghi periodi di ricovero o di isolamento, fornendo loro uno strumento utile alla socializzazione e all’educazione. 

E in cosa consiste questo strumento?

Ho ideato O-Kao, un kit robot per insegnare la maker education in ospedale. Il robot è pensato per essere assemblato e programmato dai bambini, incrementando il loro livello di mobilità e dando la possibilità di apprendere alcune basi di programmazione ed elettronica. 

Concretamente, chi è O-Kao?

È una sorta di avatar che consente ai pazienti di fare cose che, normalmente, non riuscirebbero a fare: uscire dalla propria camera, socializzare e condividere le emozioni con altri ragazzi. 

Come funziona?

Grazie ad un’applicazione su un tablet, O-Kao può essere programmato per muoversi nello spazio esprimendo, tramite il suo viso, lo stato d’animo del paziente. Il tutto, incentivato da un sistema di gioco: più il robot genera interazioni, più il punteggio aumenta. 

Cosa ti ha lasciato questa esperienza? 

Un arricchimento: lavorare ad un progetto interdisciplinare come questo - unione di design, elettronica e programmazione - e avere la possibilità di fare ricerca sul campo, in ospedale, sviluppando un progetto pensato esattamente per un target preciso: bambini e ragazzi che affrontano lunghi periodi di ricovero.

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