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SUPSIDal Ticino oltre i confini dello spazio

30.05.17 - 07:00
Intervista a Andrea Bernaschina, ricercatore presso la SUPSI
Dal Ticino oltre i confini dello spazio
Intervista a Andrea Bernaschina, ricercatore presso la SUPSI

Chi sei?

Sono Andrea Bernaschina, ricercatore presso il Laboratorio sistemi meccatronici della SUPSI.

12 luglio 2010: una data importante?

Ricorderò sempre l’emozione di quella mattina! Eravamo tutti riuniti a Manno alle 05.52 per assistere al lancio del nostro satellite, il primo completamente realizzato dalla SUPSI in collaborazione con aziende locali.

Come nasce l’idea di mandare un satellite nello spazio?

Dall’iniziativa di docenti attenti alle attività proposte in università di tutto il mondo e in seguito alle conferme avute ad una conferenza sul tema negli USA che ci ha permesso di creare contatti e collaborazioni: un valore fondamentale per la SUPSI.

Qual era lo scopo di TIsat-1?

Offrire agli studenti un banco di prova di quanto appreso negli ambiti dell’ingegneria elettronica, meccanica ed informatica; competenze ancora oggi impiegate in altri progetti. TIsat-1 HB9DE ha lasciato un patrimonio di esperienza a terra ancor prima di essere in orbita. Dopo 7 anni, continua a mandare informazioni sul suo funzionamento e sull’usura di materiali esposti.

Dov’è ora il satellite?

Quattro volte al giorno si trova in vista di Manno alla quota di ca. 620 Km. Ha percorso ca. 37'000 orbite: cinque volte andata-ritorno dal sole!

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

L’emozione del lancio e la consapevolezza che, malgrado le avversità, unendo le forze è possibile raggiungere qualsiasi traguardo.

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