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CANTONE«Aiutiamo il teatro intimo». Ecco perché sostenere la Rassegna MAT

15.04.16 - 16:56
Il progetto è stato accettato dalla piattaforma "progettiamo.ch"
«Aiutiamo il teatro intimo». Ecco perché sostenere la Rassegna MAT
Il progetto è stato accettato dalla piattaforma "progettiamo.ch"

LUGANO - La piattaforma "progettiamo.ch" ha accettato il progetto "sostenere la Rassegna MAT 2016-2017", è partita quindi una raccolta fondi per l'ottava edizione della rassegna. L'obiettivo dei promotori è quello di sostenere un "teatro" diverso, più intimo, fra le mura del Teatro Foce e per la prima volta anche al Teatro Il Cortile di Viganello.

«L'affluenza di pubblico ci sta dando ragione - spiegano - con un'occupazione media del Teatro Foce di 102 persone (su 166 posti) e del teatro Il Cortile di Viganello di 48 persone (su 70 posti). Il voler continuare ad organizzare la Rassegna MAT non vuol dire che cerchiamo di contrastare o di opporci alla programmazione dei teatri più grandi del Cantone. Anzi, come centro di formazione MAT, ogni anno portiamo regolarmente i nostri allievi a vedere spettacoli di luganoinscena o della stagione del Teatro Sociale di Bellinzona».

Grandi nomi e produzioni ticinesi - In tutti questi anni sono stati ospitati nomi del calibro di Enzo Jannacci, di Arianna Scommegna e Serena Sinigaglia, di Fausto Paravidino, di Saverio La Ruina, di Corrado d'Elia, di Gabriele Vacis, di Gabriele Di Luca e della Compagnia Carrozzeria Orfeo, di Antonio Zavatteri, di Fabrizio Falco e di molti altri grandi nomi del Teatro italiano. «Molto spesso questi attori e queste compagnie sono passate prima dalla Rassegna MAT e successivamente presi nelle stagioni ufficiali dei teatri del Canton Ticino. Ma non abbiamo nemmeno mai trascurato la produzione teatrale ticinese, ospitando negli anni il Teatro Pan, la Compagnia Teatro d'Emergenza, la compagnia Officina Teatro e la compagnia Desertodentroteatro». Anche quest'anno (2015-2016) hanno fatto parte della Rassegna tre spettacoli di compagnie ticinesi, Desaparecidos (Officina Teatro), Letto di Lenticchie (DDT) e il progetto Laboratoriale del MAT "Agosto, foto di Famiglia" con la regia di Gabriele Di Luca.

Teatro, ma anche Danza e Musica - Quando è nato il MAT nel 2008, la sezione teatro era il cuore pulsante del Centro di Formazione. La sezione Danza non esisteva (erano presenti solo alcuni corsi) e la sezione musica contava una decina di allievi. Oggi la sezione danza conta circa 200 allievi e quella di teatro quasi 100.«Per questo motivo abbiamo pensato di includere nella Rassegna MAT 2015-2016 anche uno spettacolo di danza e un concerto. Per la danza abbiamo scelto "La Bella Addormentata - Una favola moderna", uno spettacolo molto interessante di una compagnia altrettanto interessante, la Performing Danza di Sondrio (IT), coreografie di Stefania Curtoni, mentre per quanto riguarda la data musicale abbiamo invitato a Lugano, direttamente da Londra, un artista stratosferico, Randolph Matthews, accompagnato alla chitarra dal noto chitarrista acustico, Alessandro Diaferio e alla Batteria e Percussioni da Pablo Leoni. Vorremmo continuare su questa strada anche nelle prossime edizioni».

Situazione economica - I promotori spiegano la situazione econimica attuale. «Riceviamo annualmente una piccola sovvenzione comunale (4'000 CHF nel 2015) da parte della Città di Lugano, oltre che l'utilizzo gratuito del Teatro Foce. Non abbiamo fino ad oggi ricevuto nessuna sovvenzione cantonale. Nonostante la buona affluenza di pubblico alla Rassegna MAT, abbiamo constatato che le finanze della nostra associazione non si possono più permettere di coprire tutti i costi che ne derivano. Non vogliamo abbassare il livello artistico della nostra Rassegna, ma i cachet richiesti dalle compagnie che ospitiamo (assolutamente corretti) non riescono ad essere onorati solo con l'incasso degli spettacoli. Senza aiuti esterni, la Rassegna MAT è destinata a sparire».

Da qui la richiesta di aiuto: «Riuscire ad avere dei sostenitori ci permetterebbe di continuare il lavoro che abbiamo intrapreso nel 2008, di continuare a proporre spettacoli di qualità in una dimensione più intima rispetto ai teatri da 600-1000 posti, di continuare a valorizzare il Teatro Foce e il Teatro Il Cortile e soprattutto ci permetterebbe di poter promuovere maggiormente questa nostra Rassegna. Tutte le compagnie ospitate in questi anni hanno sempre un ottimo ricordo dell'accoglienza avuta a Lugano e ogni anno chiedono di poter tornare in cartellone con altre produzioni. Per tutti questi motivi, ci auguriamo di cuore che possiate essere in tanti a sostenere la Rassegna MAT 2016-2017 e in un certo qual modo a fare in modo che 8 anni di "sacrifici" non siano stati invani».

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