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Re-galo una lezione di scacchi. Il mio guadagno? Il curriculum

CANTONERe-galo una lezione di scacchi. Il mio guadagno? Il curriculum

22.03.16 - 06:54
Dalle cose ai servizi, offerti gratuitamente da professionisti in cerca di visibilità: l'app ticinese cresce e ora si rivolge al crowdfunding per migliorarsi
Federico Parli, a sinistra, con Alan Sisini di progettiamo.ch
Re-galo una lezione di scacchi. Il mio guadagno? Il curriculum
Dalle cose ai servizi, offerti gratuitamente da professionisti in cerca di visibilità: l'app ticinese cresce e ora si rivolge al crowdfunding per migliorarsi

LUGANO - Chi l’avrebbe detto, alla fin fine. Vero che ogni cosa è destinata a prendere la propria strada: in maniera più o meno indipendente dalle intenzioni originarie. Eppure, c’è da giurarlo: nessuno avrebbe immaginato che un giorno qualcuno potesse cominciare a regalare online frutta o formaggio.

«Venite a svuotarmi il frigo» - Si sa, non c’è limite alla fantasia: specie quella degli altri. Così, quando gli ideatori di Regalo (www.re-galo.ch), piattaforma che offre l’opportunità di donare a terzi ciò che in apparenza più non serve, hanno visto comparire fra gli annunci un frigorifero da svuotare «perché vado in vacanza», sono rimasti quantomeno di stucco. Che dire poi del set di mattoni per costruire chissà quale muro.

Un'opportunità per giovani senza curriculum - In sei mesi di vita, l’idea s’è evoluta: di più, s’è fatta adulta. Oggi non si offrono soltanto cose: ma lezioni di scacchi, d’inglese, di golf, di chitarra. Un'opportunità di mettersi in mostra per giovani professionisti in cerca di credibilità. «Ha cominciato una persona di Zurigo, proponendo consulenze gratuite per stranieri: ha aperto la strada alla categoria merceologica dei servizi», spiega Federico Parli. Che intanto accarezza un sogno: offrire entro fine anno ai 650 utenti attivi fra Zurigo e Svizzera italiana, e a quelli che verranno, un app’più evoluta per iOs; realizzare anche una versione Android e Desktop, ampliare le occasioni finora circoscritte.

Adesso tocca a voi: e al crowdfunding - Così stavolta è lui a chiedere un “regalo”: offrendo in cambio benefit. Non attraverso l’app, ma il sito di crowdfunding progettiamo.ch, dove da oggi si prova a raccogliere il restante terzo dei 35mila franchi necessari: con l'aiuto anche di un video promozionale "re-galato" dal regista ticinese Alberto Meroni, produttore di La Palmira. «Nel progetto è prevista anche l’introduzione dell’innovativa funzione di GoodFunding: l’utente  può usufruire di un servizio di ricerca mirata di un bene attraverso un piccolo pagamento al lancio della campagna».

Una nuova economia: dove niente è davvero inutile - Possibile, nel prosieguo, anche l’introduzione di una quota annuale simbolica: un franco, non molto di più. Perché, beninteso, guadagnare non è l’obiettivo di chi è visionario. «Vogliamo diffondere la cultura del riuso», rivela Federico, architetto di professione e non è un caso. «E proporre un nuovo concetto di economia. Un bene che per qualcuno è inutile, per un altro può rivelarsi un’opportunità e magari diventare una fonte di guadagno. Pensiamo a una sedia rotta, che un esperto del legno o un semplice appassionato può trasformare in un orologio magari: per poi rivenderlo».

«Non tutto si può rivendere» - Per quale ragione mai uno dovrebbe regalare qualcosa che gli appartiene, invece di provare a farci dei soldi da sé? «Non tutto si può rivendere», riflette in fondo Federico. Un tagliaerba, scatole di champagne vuote: quelle, in tutta onestà, non si è riusciti finora neanche a regalarle. In Ticino vanno forte invece i prodotti per bambini: e possono in fondo un figlio e un ricordo meritare un’etichetta e un prezzo? «Ci sono anche prodotti bellissimi, di valore. Ma è una questione culturale».

«Che ne dite di un'accademia del riuso?» - Dare un indirizzo, una via di scampo; correggere un costume che potrebbe essere migliore. Ambizioso? Tanto quanto una contraddizione apparente. «Ci si trova online, ci si mette d’accordo e ci si incontra di persona. Vogliamo tornare al contatto umano sfruttando le potenzialità della tecnologia. Non è affascinante?». I sogni, intanto, corrono più lontano: e in più direzioni. Arrivare a qualche migliaio di utenti entro fine 2016, qualche decina di migliaia nel 2017. Estendersi anche fuori dai confini della Svizzera. E poi? «Il mio desiderio sarebbe fondare un’accademia del riuso».

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