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PRO JUVENTUTEQuando il tempo libero lascia spazio all'improvvisazione

30.03.17 - 06:00
L'organizzazione della giornata dei nostri ragazzi non deve diventare un alibi per evitare le responsabilità
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Quando il tempo libero lascia spazio all'improvvisazione
L'organizzazione della giornata dei nostri ragazzi non deve diventare un alibi per evitare le responsabilità

Esiste un limite oltre il quale non bisogna andare in materia di organizzazione del tempo dei nostri ragazzi? Quanto dobbiamo pianificare le attività educative che proponiamo ai nostri piccini?

Se è giusto che una famiglia pensi ai propri ragazzi anche per quanto attiene alle cose da fare, è altrettanto vero che – come sempre, d'altronde – la verità sta nel mezzo. Se da una parte il lasciare fare sempre ai propri figli potrebbe portare ad una sorta di spreco del tempo in attività magari discutibili (come ad esempio – fin troppo facile – lo stare troppo a lungo davanti al computer o con il cellulare in mano) dall'altra l'organizzare ogni minuto di ogni giornata con attività, per quanto importanti e lodevoli, quali la musica, il nuoto, le ripetizioni di latino o mate, torna altrettanto male.

Che fare, allora? Lasciar correre per una giornata significa rimettere i ragazzi e noi stessi nella condizione di inventare qualcosa di nuovo. In questo senso, l'organizzazione di ogni singolo momento lascia spazio all'improvvisazione; detto altrimenti: le cose da fare lasciano spazio al fare qualcosa con qualcuno.

Quando questo qualcuno è una persona cara ai bambini o ai giovani (come lo sono i genitori, un nonno, un caro amico) ecco allora che il tutto diventa ancora più bello e più importante.

Lo strutturare il tempo dei nostri piccini è cosa buona e importante. Non deve però diventare un alibi per sollevarci dalle nostre singolari responsabilità in materia di relazione con i nostri piccoli.

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