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PRO JUVENTUTERicerca di impiego, il mondo non si accorge dei giovani

01.12.16 - 06:00
«Abbiamo ancora un po’ di strada da fare nell’ambito della relazione giovani-lavoro»
Ricerca di impiego, il mondo non si accorge dei giovani
«Abbiamo ancora un po’ di strada da fare nell’ambito della relazione giovani-lavoro»

Tio.ch ha recentemente proposto un’iniziativa a mio parere semplicemente geniale. Ha fatto una diretta con un esperto dell’Unia, in cui i giovani in cerca di lavoro potevano porgli domande sul tema. Le questioni giunte in redazione, e alle quali l’esperto – Roberto Ghisletta – mi pare abbia risposto con competenza sul piano professionale, sicuramente con molta cura e attenzione sul piano educativo, facendosi carico in maniera reale (e non artificiale, anche se sarebbe stato più bello, a mio parere, dare del tu agli interlocutori, ma questo lo dico davvero con affettuoso rispetto) delle domande poste dai ragazzi.

Dette questioni sono l’ennesima testimonianza che, anche nel nostro paese, abbiamo ancora un po’ di strada da fare nell’ambito della relazione giovani-lavoro.

Sono problemi reali, quelli dei nostri ragazzi. A volte simili a quelli che incontrano gli adulti: diritto all’indennità, critiche per i metodi adottati dagli interlocutori del caso, servizio militare, genere di consulenza, domicilio e molto altro ancora. E cosa si scopre? Prima di tutto che il tema troppo spesso evocato della formazione continua, dei super super super aggiornamenti (che a mio parere servono troppo a chi li organizza e troppo poco a chi ne dovrebbe beneficiare) sono solo una parte del problema; si scopre che i giovani hanno bisogno di aiuto e di sostegno poiché a volte il mondo in cui viviamo fa davvero fatica ad accorgersi di loro come persone, prima ancora che come forza lavoro (sintomatico il caso di un giovane di cui si sono evidenziate le ricadute morali e affettive della mancanza di un posto di lavoro e della pessima accoglienza che l’attuale situazione professionale gli riserva); si scopre che i giovani sono ambiziosi (e chi non lo era alla loro età?) e che si aspettano qualcosa da noi, anche solo qualche opportunità.

Dobbiamo ricordarcelo e tenerlo sempre all’ordine del giorno, nella nostra agenda.

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