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LUGANOAlle origini del vino bio

22.01.18 - 07:00
Una moda o una necessità di mercato o un vero stile di vita?
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Alle origini del vino bio
Una moda o una necessità di mercato o un vero stile di vita?

LUGANO - La produzione di vino biologico non è soltanto un procedimento: è, a tutti gli effetti, uno stile di vita. Una forma mentis che influenza radicalmente il modo di lavorare, dal vigneto alla cantina, e permette di produrre vini unici, non soltanto ricchi e profumati ma anche nati da un profondo senso di rispetto per la natura.

Ciò si traduce in un alto livello di attenzione già a partire dal vigneto, dove si producono uve biologiche, coltivate senza l’aiuto di sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere) e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati.

L’idea di fondo è basata sulla prevenzione e sulla cura, anziché su interventi ex-post per eliminare organismi nocivi che si annidano sulle viti. Ma la filosofia segue il processo di vinificazione anche in cantina, dove la vinificazione stessa è realizzata utilizzando solo i prodotti enologici e i processi autorizzati dal regolamento europeo definito nel 2012.

La tendenza è in forte crescita, e riguarda tanto le piccole cantine quanto i grandi attori del mercato della produzione vinicola. Il tutto deriva, almeno in parte, dalla volontà di produrre vini più genuini ed ecologici: tuttavia la necessità di distinguersi in un panorama e in un’offerta sempre più ampia e variegata influenza certamente il fenomeno.

Produrre vini certificati bio, infatti, offre nuove opportunità di marketing e comunicazione che, in un periodo dove il naturale è sotto l’occhio attento di molti consumatori (ed è al contempo di moda) possono rappresentare un vero vantaggio competitivo. Ma i costi per l’ottenimento di una certificazione pone dei limiti non indifferenti, quindi spesso possiamo trovare vini bio o naturali, non certificati ma rispettosi di questi processi produttivi.

Una tendenza, dunque, dalla duplice anima: volta ad un genuino amore per la qualità e la natura, da un lato, ma attento a tendenze e opportunità di comunicazione, dall’altro.
Questa doppia natura (che, ben inteso, varia e assume valori differenti da cantina a cantina, e da produttore a produttore) vive nei nostri anni la sua fase di decollo, pertanto soltanto il tempo dirà se questa filosofia resisterà alle oscillazioni dei trend oppure sarà abbandonato dalla luce dei riflettori in pochi anni.

In ogni caso, molti appassionati di vinificazione prestano attenzione al fenomeno: un’accresciuta cura della genuinità dei vini, infatti, offre opportunità di provare nuove varietà di prodotti, nuovi sapori e nuove esperienze di degustazione.

Articolo scritto da SellWine

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