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GAMESDragon Quest Heroes: eroi manga alla riscossa

29.10.15 - 11:31
La truppa fantasy disegnata da AkiraToriyama ritorna per in un gioco un po’ fuori dai soliti schemi
Dragon Quest Heroes: eroi manga alla riscossa
La truppa fantasy disegnata da AkiraToriyama ritorna per in un gioco un po’ fuori dai soliti schemi

TOKYO - Se si dovesse descrivere “Dragon Quest Heroes” con una similitudine culinaria potrebbe essere un sushi super-tradizionale servito in uno di quei ristoranti tutti a modino. Nipponici, infatti, tutti gli ingredienti e giapponesissima la preparazione.

Il papà di Dragon Ball colpisce ancora - Diciamocelo senza mezzi termini: il mondo di “Dragon Quest” - che nel Paese del Sol Levante impazza ma da noi non fa sfaceli - sprizza manga da tutti i pori e non è un caso: a inventare eroi, mostri e quant’altro è stato nientemeno che Akira Toriyama il papà di Dragon Ball. Il suo tratto, alla stregua di quello Walt Disney, è subito riconoscibile: con i suoi occhi ad abbaino, le chiome fantascientifiche e gli abiti a foggia esagerata. La saga, almeno fino a oggi, è stata sinonimo di gioco di ruolo tanto da battere per popolarità e vendite l’americano “Dungeons & Dragons” e pure l’autoctona serie di “Final Fantasy”.

Mousou che passione – “Dragon Quest Heroes”, realizzato da Omega Force (che ha all’attivo la saga da noi semi-sconosciuta di “Dinasty Warriors”) e pubblicato da Square Enix, è un esponente di quel genere nipponicissimo che risponde al nome di “musou” . Per intenderci si tratta di una concitata via di mezzo fra un picchiaduro di quelli da sala giochi in stile uno-contro-tutti e un film cinese di cappa e spada (tipo “Hero”, se ve lo ricordate) in cui lo spavaldo di turno affronta eserciti interi sprizzando effetti speciali da tutti i pori. Una formula, questa, che in occidente non è quasi mai decollata: colpa della ripetitività e della poca fantasia delle situazioni che spesso sfociava nella noia più nera.

Più varietà e elementi da gioco di ruolo - Qui, per fortuna il discorso è un po’ diverso. Sarà per i muscoli messi a disposizione dall’hardware di nuova generazione, lo stile grafico colorato e accattivante o per gli elementi ruolistici 100% “Dragon Quest” (con la crescita dei personaggi, le statistiche e chi più ne ha) ma l’esperienza di gioco risulta spassosa e scorre bene. Le mischie sono soddisfacenti e anche la sensazione di potenza derivante dallo stendere in un colpo solo armate di avversari è decisamente inebriante. Certo, le fondamenta sono pur sempre quelle (con tutti i limiti del caso) ma se siete dei fan del lavoro di Toriyama e amate anche solo un pochino il suo fantastico e folle mondo resta un piacevole viaggio da intraprendere.

VOTO: 7/10

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