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Bisogna travestirsi per sentirsi più vicini?

LUGANOBisogna travestirsi per sentirsi più vicini?

17.05.17 - 10:27
Essere diversi può significare restare soli
Jung von Matt/Limmat
Bisogna travestirsi per sentirsi più vicini?
Essere diversi può significare restare soli

LUGANO - Guarda il Video.

Dite la verità. È difficile resistere alla voglia di farci abbracciare da un orso gigante e morbido che ci sorride. Ma cosa succede quando Fabian Bischoff passeggia per strada? Fabian ha 28 anni, una grave disabilità causata da un trauma craniocerebrale subìto in un incidente occorsogli a otto anni. Per lui non è facile nemmeno trovare qualcuno che voglia fermarsi a chiacchierare. Alcune diversità fanno paura. Soprattutto quelle che ci ricordano la nostra fragilità. Ma ci capita con tutto quello che non conosciamo.

Se però abbiamo il coraggio di avvicinarci scopriremo che la diversità è profondamente umana, appartiene al percorso di molte persone, persone che hanno il diritto di partecipare alla nostra società.

Pro Infirmis ci ricorda che la disabilità non è soltanto una menomazione fisica, mentale o psichica, bensì anche il risultato dell'atteggiamento dell'ambiente e della società. Ostacoli negli edifici, nei mezzi di trasporto, nei servizi, nei sistemi scolastici, nel mondo del lavoro e del tempo libero, ma soprattutto barriere frutto dei nostri pregiudizi. “Avvicinatevi!” ci suggerisce lo slogan del video, perché avvicinarsi all’altro significa eliminare l’handicap.

L'esposizione Tu!, organizzata da L'ideatorio dell'Università della Svizzera italiana in collaborazione con Pro Infirmis Ticino e Moesano, è aperta a Villa Saroli a Lugano i pomeriggi di venerdì, sabato e domenica fino al 7 dicembre. Maggiori informazioni qui.

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