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CANTONEAlla lastminute foundation è andato in scena il #DigitalDay17

28.11.17 - 15:45
La giornata è stata promossa da ATED - ICT Ticino, Women4digital e Girl Geek Dinners Ticino
Alla lastminute foundation è andato in scena il #DigitalDay17

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La giornata è stata promossa da ATED - ICT Ticino, Women4digital e Girl Geek Dinners Ticino

Un pomeriggio speciale, quello vissuto con ATED, ma soprattutto un crocevia di pensieri nato dalla forza e volontà di una donna unica: Cristina Giotto. In questa prima Giornata Digitale Svizzera - #DigitalDay17 - tanti sono stati i temi trattati, come tante sono le sfumature che servirebbero per fare un ritratto del digitale, ma il punto di partenza non poteva che essere uno solo: come il digitale ci sta trasformando la vita. Uno dei percorsi organizzati a Lugano è andato in scena alla lastminute foundation, sede d’eccezione in cui l’innovazione si può toccare con mano, per indagare tre argomenti cruciali del nostro tempo: le donne e il digitale, la comunicazione dell’azienda 4.0, la tua immagine oltre l’azienda. Le interpretazioni sono arrivate da mondi professionali anche distanti, eppure è parso evidente un fil rouge nei diversi contributi che hanno animato l’incontro: è in atto un cambiamento continuo e irreversibile in cui innovazione e tecnologia sono i protagonisti. Quel che ci resta da capire è come dovremmo gestire questa trasformazione in una cornice lavorativa, soprattutto affinché il digitale sia sempre un asset e mai un ostacolo per la nostra professione.

Un presupposto importante è quello di non rimanere mai indietro: essere tecnicamente preparate e aggiornare la propria preparazione con formazione continua sono, senza dubbio, fattori critici di successo per fronteggiare un'epoca così densa di cambiamenti. Ma non basta. Da un lato servono strumenti, contesto e domande da porsi, certo, ma dall'altro è necessaria sempre una certa dose di creatività, fantasia, passione e anche una capacità innata di gestire la complessità. Soprattutto per gestire questo punto, è indispensabile cogliere un innegabile valore human della tecnologia, una sfida che come donne, manager e madri dobbiamo saper cogliere e fare nostra. Perché, nelle nostre vite, abbiamo già sviluppato una forma mentis pronta a reagire con estrema flessibilità al mutare delle condizioni, per esempio nel bilanciare vita personale e percorso professionale. Serviranno, quindi, soltanto alcune accortezze e la conoscenza di pochi strumenti digitali per riuscire a fronteggiare al meglio tutti quei cambiamenti che dovremo affrontare, nella vita come nel lavoro.

Ma entriamo nel merito degli interventi: Isabella Ratti ci ha prese per mano in un viaggio

nella comunicazione online. Un’esperienza per tutti ormai quotidiana, che proietta un’immagine anche sulla nostra vita offline. I social sono un mezzo di grande efficacia e la loro immediatezza li rende uno strumento ideale per attuare strategie di marketing. Dobbiamo sapere come gestirli, nella consapevolezza che i primi "clienti" di questo nuovo lavoro siamo noi stessi. È fondamentale trasmettere la giusta immagine, soprattutto in relazione ai nostri obiettivi e al pubblico al quale ci rivolgiamo. Una lezione, quella che personalmente ho appreso da Isabella, che ha sortito come primo effetto l’aggiornamento della mia immagine di profilo su Facebook: un ritratto più in linea con le mie attività professionali, che riesce a raccontare me stessa senza compromettere la mia privacy.

A seguire, Valeria Re ci ha guidato alla scoperta di alcune opportunità online per aziende e delle funzionalità meno conosciute di LinkedIn. Ci ha illustrato alcune tecniche di social selling ed employer branding che, oltre a rappresentare nuove modalità di lavoro, possono rivelarsi anche occasioni di crescita professionale da non perdere né sottovalutare. LinkedIn è il social network che ha rivoluzionato il mondo del recruiting, visto che sempre più spesso le aziende cercano su questo social profili rilevanti, ancora prima di pubblicare annunci e ricevere i relativi cv. Negli ultimi anni, poi, LinkedIn è diventato un utile strumento anche per il personal branding: non solo a chi cerca un’occupazione ma anche chi, in generale, vuol dare visibilità alle proprie competenze, compila il proprio profilo e stabilisce contatti, per diventare una figura conosciuta e autorevole nel proprio settore.

Il nostro pomeriggio di confronto è stato anche impreziosito dall'intervento di Alessandro Civati, Founder di Civati Jewels. Si tratta di una giovane realtà nata nel 2013 in Inghilterra, che nel 2016 ha trasferito la propria sede commerciale a Lugano e aperto la fabbrica a Valenza, nel distretto italiano, patria dell’alta gioielleria. Il marchio è specializzato nella creazione di articoli su misura per i clienti, operando tra Africa e il Medio Oriente. Nel 2017 al brand di gioielleria si affianca il marchio Taranis. Capital, per valorizzare e proporre sul mercato pietre preziose, singolarmente o in pariglie. Civati ha sottolineato come innovazione e tecnologia stiano realmente mutando lo scenario competitivo e come di qui a qualche anno osserveremo altri fenomeni che amplieranno ancora di più la cesura con il commercio tradizionale. Un'onda irreversibile ma anche un'opportunità enorme per un brand così giovane.

Ed eccoci al mio intervento, un momento che ho avuto il piacere di condividere con Silvia Testi. La mia ricerca si è concentrata sullo scenario del settore retail, con un focus sui dati più significativi analizzati dal Politecnico di Milano e da NetComm Suisse, per poi passare - insieme a Silvia - all’esame della cosiddetta "NEW FASHION SHOPPING BAG".  Il carrello si evolve, i modelli si integrano, le esperienze di acquisto nascono dalle contaminazioni tra reale e virtuale, dal social commerce alle produzioni capsule e last minute. Proprio in tema di creazione di prodotti sono in atto evoluzioni, nuovi modelli che siano in grado di rispondere alle nuove sfide economiche, più sostenibili e molto più competitivi dei negozi. Le collezioni ora nascono per il canale eCommerce, e non solo più per la distribuzione in spazi fisici. Per arrivare all’omnichannel perché il futuro si muove ad ampie falcate spaziando dall’intelligenza artificiale al vCommerce, una frontiera virtuale su cui i big del digitale stanno già investendo in ricerca e sviluppo (Google, ma anche Amazon con device come Echo o funzionalità come l'assistente vocale Alexa).

A chiudere gli interventi del pomeriggio ci ha pensato Caterina Maestro che ha analizzato le potenzialità dello sharing. Ovvero, quando la condivisione di beni e servizi materiali sbarca online, e diventa condivisione di esperienza. Tra i futuri trend dei componenti d’acquisto emergenti sarà trainante il fenomeno del PAY AS YOU GO RETAIL: il consumatore moderno vuole potersi concedere di cambiare il proprio guardaroba non più ogni anno, ma ogni giorno e lo vuole fare in modo rapido, intelligente ed economico. Lo sharing, tendenza di consumo dilagante nei più disparati settori, non poteva non approcciare il mondo del fashion. Il modello di noleggio contro quello tradizionale di acquisto di abiti e

accessori si è dimostrato essere ancora più vincente quando proposto come parte di altre esperienze del consumatore. Esperienza fisica, tattile, emozionale. Ecco perché oggi canali digitali e negozi fisici finiscono sempre di più per trasformarsi in un unico ecosistema di brand e in un’unica retail experience, capace di rispondere in modo adeguato alle aspettative del consumatore omni-canale che si informa sui prodotti in mobilità. Li prova, li sperimenta in negozio e infine opta per acquistarli online: “diventa reale tutto ciò che prima era virtuale”.

Infine, prima dell'aperitivo e cena di networking, ha ripreso parola Alessandro Civati per introdurre il tema dei Bitcoin & BlockChain. Un altro effetto della rivoluzione tecnologica  che sta stravolgendo completamente il modo di pensare, lavorare e rapportarci con gli altri - sia a livello personale sia nel business. BlockChain è una tecnologia libera costituita da blocchi di dati distribuiti e legati tra loro a livello globale. Certificazioni, denaro, contratti, leggi e identità sono già gestiti con questa tecnologia.  E l'esperienza imprenditoriale che Civati sta percorrendo con una sua azienda, Viking Europe Sagl, gli consente proprio di legare il mondo dei preziosi a BlockChain, per garantire certezze e sicurezza a tutti gli attori coinvolti.

Chi è iPressLIVE

iPress nasce nel 2010 da un’idea di Marisandra Lizzi, dal lavoro incessante dei coFounder Stefano Ubaldi e Mauro Sarina e dall'apporto e dal confronto costante di giornalisti e comunicatori, ma la vera data di nascita è da far risalire a fine 2013, dopo un periodo di incubazione in Silicon Valley.  L’obiettivo è quello di applicare le potenzialità di Internet e dei social network per migliorare il modo di lavorare e collaborare tra professionisti del mondo della Comunicazione e dell’Informazione. Concentrare l’attenzione sulla qualità dei contenuti e della relazione, liberando risorse intellettuali dall’invio di comunicati stampa a pioggia che finiscono sempre più spesso nei filtri antispam, concentrandole sulla qualità, sulla creatività, sull'innovazione, sul filtro delle non notizie, sulla lettura di libri e giornali e sui contenuti della comunicazione.

Dal 13 ottobre 2015 iPress ha aperto una sede in Svizzera (www.ipresslive.ch), dove agli attuali fondatori, si è unita anche Simona Miele che coordina le attività nel Paese.


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.