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BMW SERIE 5Tutto sulla nuova BMW Serie 5

28.01.17 - 16:58
Nel febbraio del 2017 la settima generazione della BMW Serie 5 si presente ai mercati di tutto mondo. Noi, nel frattempo, l’abbiamo già guidata.
Tutto sulla nuova BMW Serie 5
Nel febbraio del 2017 la settima generazione della BMW Serie 5 si presente ai mercati di tutto mondo. Noi, nel frattempo, l’abbiamo già guidata.

Un bel cambiamento. Anche se non sembra. Dopo un decennio piuttosto movimentato all’interno del reparto design di BMW, conclusosi qualche anno fa, ecco che si ritorna alle buone vecchie abitudini: evoluzione, non rivoluzione. Per l’occhio meno allenato la nuova BMW Serie 5 non è infatti facilmente distinguibile dalla generazione che  va a sostituire, ma i piccoli cambiamenti estetici nascondono invece grandi novità sul fronte dei contenuti.

Il principio che sta alla base di questa settima generazione è sempre quello della vettura atletica inserita nell’ambiente sociale della business class. Vi sono piccole variazioni, con i fari accordati al doppio rene e dal maggiore effetto tridimensionale, sempre riconoscibile per i quattro anelli interni. Di grande effetto la nervatura sulla fiancata, la quale conferisce all’intera vettura un impressione più marcata, leggera, atletica. Un bel cambiamento, dicevo. Che non fa sembrare vecchia la generazione uscente (F10) e con la quale ti senti sempre a casa. Specie nell’abitacolo che, di primo acchito, sembra essere cambiato ancora meno. Il layout è quello di sempre, ma già solo i cambiamenti legati ai vari comandi è davvero epocale. A cominciare dall’iDrive di nuova generazione che nella sua versione più completa dispone di uno schermo ad alta definizione da 10,25 pollici. Tutte le sue funzioni possono essere utilizzate tramite l’iDrive Controller ubicato tra i due sedili, con comandi vocali, sfiorando le superfici del display o addirittura a gesti: per aumentare il volume, per esempio, basta simulare con le dita il movimento che si effettua (o sarebbe forse meglio dire effettuava?) con la “rotella” della classiche autoradio. E poi vi sono tutte le funzionalità d’interconnessione. Tra gli innumerevoli servizi disponibili citiamo Microsoft Exchange grazie a cui è possibile sincronizzare le e-mail, gli appuntamenti del calendario e i contatti gestendoli a bordo della vettura. O ancora l’Apple CarPlay che per la prima volta è stato integrato da un costruttore automobilistico completamente senza cavi, la carica induttiva per gli smartphone o il WiFi-hotsport per ben dieci dispositivi.

Nonostante la digitalizzazione la tecnica e il suo aspetto emozionale continuano a rappresentare una grande importanza per il marchio bavarese. È una delle vetture più aerodinamiche in commercio, è dimagrita di 100 chili rispetto alla generazione uscente e può pure disporre delle quattro ruote sterzanti abbinate alla trazione integrale xDrive. Ma soprattutto: si guida sempre che è un piacere. E tutto parte da uno sterzo molto preciso e comunicativo. Tra le curve è indubbiamente di casa sfoggiando una reattività maggiore della media, frenata quanto basta di assetto, sebbene la lunghezza che sfiora i cinque metri si fa inevitabilmente percepire. Il reparto sospensioni progettato ex novo, il baricentro basso, la ripartizione equilibrata delle masse e la scocca dall’elevata resistenza alla torsione mostrano senza dubbio il loro valore aggiunto. Tra i motori disponibili si parte dai 190 cavalli della 520d (4 cilindri) i cui consumi partono da soli 4,1 l/100 km. La 530i, un quattro cilindri benzina (2 litri), eroga già 252 cavalli i quali bastano per raggiungere i 250 km/h, mentre il top di gamma momentaneo è rappresentato dalla 540i: un classico sei cilindri in linea da tre litri con 340 cavalli, grazie a cui tocca i 100 km/h partendo da fermo in appena 4,8 secondi. Il compromesso più interessanti lo offre come sempre la 530d, che nonostante i 265 cv e i 620 Nm di coppia ha un consumo dichiarato di 4,5 l/100 km. Durante la nostra prima prova abbiamo proprio guidato queste ultime due. La 540i si è dimostrata potente ma educata e vellutata, mentre la 530d ha mostrato la consueta piacevolezza del sei cilindri, amabile per rotondità, pienezza ed elasticità. Un vero piacere anche perché il rumore tipico dei motori a gasolio è molto ben mascherato. Eccellente come sempre il classico cambio automatico ad 8 rapporti, ulteriormente affinato, che in effetti sorprende (positivamente) per i passaggi di rapporto più “secchi” nell’impiego sportivo.

Ma oltre a guida noi stessi non abbiamo potuto non notare i progressi in termini di guida semi-autonoma: la nuova Serie 5 è addirittura in grado di mantenere la distanza dal veicolo che precede e cambiare autonomamente corsia dopo aver azionato l’indicatore di direzione sorvegliando costantemente l’ambiente che la circonda fino ad una velocità di 210 km/h. Nel caso in cui ci fossero dei limiti di velocità questi possono essere acquisiti in automatico dalla vettura e regolati di conseguenza. Sebbene necessitino ancora di qualche affinamento, siamo stato indubbi testimoni del fatto che il passo verso la guida autonoma (normative a parte) è davvero breve. Non per nulla è la stessa BMW ad aver annunciato la commercializzazione della prima vettura di questo tipo entro il 2021.

Ritornando con i piedi per terra concludiamo, come di consueto, con i prezzi. Questi partono da 58'800 per la 520d.

 

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