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AutovalutazioneTutto è bene quel che comincia bene?

25.01.16 - 07:00
Il mese di gennaio, che prende il nome da Giano, il dio dai due volti, simboleggia l’inizio e la fine. Quale momento migliore, quindi, per formulare nuovi propositi e abbandonare le vecchie abitudini.
Spesso a gennaio dobbiamo fare i conti con finanze ristrette.
Tutto è bene quel che comincia bene?
Il mese di gennaio, che prende il nome da Giano, il dio dai due volti, simboleggia l’inizio e la fine. Quale momento migliore, quindi, per formulare nuovi propositi e abbandonare le vecchie abitudini.

Dopo le feste di Natale e Capodanno, spesso i lavoratori hanno il morale a terra: ricomincia la vita di tutti i giorni e l’anno appena iniziato sembra infinito; una certa stanchezza comincia a farsi largo e la scarsità di luce grava sull’umore. Altrettanto opprimente risulta uno sguardo al portafogli o al conto in banca: si fa sentire, infatti, il peso delle ingenti spese di dicembre.

 

A gennaio fiorisce il commercio al dettaglio

Nel mese di gennaio il commercio al dettaglio non registra significativi cali di fatturato. Anzi, grazie a sapienti attività di marketing e alle offerte promozionali, i clienti vengono attirati nei negozi in modo mirato e, una volta entrati, non spendono soltanto per gli articoli presentati come grandi occasioni, ma anche per tutti gli altri prodotti in vendita.

 

Attenzione ai prodotti in offerta a basso prezzo

Ogni volta che si fanno acquisti improvvisati, bisognerebbe chiedersi: «Ne ho realmente bisogno?» e «Questa spesa rientra nel mio budget?». Occorre inoltre ricordarsi che i prodotti scontati non possono poi essere sostituiti. Così, quella presunta occasione che abbiamo acquistato frettolosamente e senza pensarci potrebbe finire per costarci cara.

 

Riscuotere per tempo i buoni

Chi per Natale ha ricevuto in regalo un buono dovrebbe utilizzarlo al più presto: gennaio è il momento ideale. Da una parte, infatti, nel primo periodo dell’anno ci sono offerte quasi ovunque e, dall’altra, a lungo andare il buono rischia di andare perso o dimenticato, finendo per scadere. Allo stesso tempo, utilizzando i buoni si fa del bene al proprio portafogli.

 

I grandi affari nati dal rimorso

All’inizio dell’anno molte persone stilano una lista di buoni propositi. I più comuni sono mettersi a dieta, fare più attività fisica e fumare meno. In alcuni settori, quindi, il mese di gennaio è caratterizzato da una congiuntura positiva: in nessun altro mese dell’anno si vendono così tanti abbonamenti alla palestra o prodotti dietetici. Dopo le feste la motivazione a cambiare è sempre molto forte, ma la buona volontà viene rapidamente a mancare nei mesi successivi.

 

Confrontare le commissioni e controllare i contratti

Raramente a gennaio a qualcuno salta in mente di comparare le commissioni richieste dalle assicurazioni e dalle banche. Eppure, proprio come per i premi delle casse malati in autunno, varrebbe veramente la pena fare questo confronto. Anche per quanto riguarda gli abbonamenti telefonici o a riviste, converrebbe verificare regolarmente se sia il caso di mantenerli, ottimizzarli o disdirli.

 

Tutto bene se gennaio va bene

Gennaio è il momento perfetto per esplorare nuovi orizzonti e scrollarsi di dosso le cattive abitudini. Bisognerebbe approfittarne per mettere in discussione alcuni aspetti fondamentali e apportare dei miglioramenti. A volte il potenziale di ottimizzazione è notevole. Mentre tutti gli altri a gennaio si buttano giù, bisognerebbe invece rimboccarsi le maniche e tirarsi su.

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