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MONDOUn "navigatore" su tre è un bambino

11.12.17 - 09:42
Parola di Unicef secondo la quale «si fa troppo poco» per proteggere i più piccoli dalle insidie del mondo digitale
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Un "navigatore" su tre è un bambino
Parola di Unicef secondo la quale «si fa troppo poco» per proteggere i più piccoli dalle insidie del mondo digitale

ROMA - Un utente di internet su 3 nel mondo è un bambino. Eppure è stato fatto "troppo poco" per proteggere i più piccoli dai pericoli del mondo digitale e per aumentare il loro accesso a contenuti sicuri online.

Lo segnala l'Unicef nel suo rapporto annuale "La condizione dell'infanzia nel mondo 2017: Figli dell'era digitale".

I giovani rappresentano il gruppo di età più connesso. Nel mondo, il 71% di loro è online, comparato al 48% della popolazione totale. Quelli africani sono però i meno connessi, con circa 3 giovani su 5 offline, a fronte di solo 1 su 25 in Europa. E se la tecnologia digitale può offrire benefici ai bambini più svantaggiati, aumentando il loro accesso alle informazioni, il rapporto rivela che milioni di ragazzi stanno perdendo questa opportunità: circa un terzo dei giovani del mondo - 346 milioni - non sono online, aggravando le disuguaglianze e riducendo la capacità dei bambini di partecipare a un'economia sempre più digitale.

Circa il 56% di tutti i siti web sono in inglese e molti bambini non possono trovare contenuti che comprendono o che siano culturalmente rilevanti. Esiste anche un divario di genere. A livello globale, nel 2017 ha usato internet il 12% in più degli uomini rispetto alle donne. In India, meno di un terzo degli utenti di internet sono donne.
 
 

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