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REGNO UNITOSpotify si arrende: i nuovi album solo per gli utenti che pagano

17.03.17 - 18:08
La novità rientrerebbe nell'ambito di un accordo con le major, disposte in cambio a concedere uno sconto sulle royalty pagate da Spotify
Keystone
Spotify si arrende: i nuovi album solo per gli utenti che pagano
La novità rientrerebbe nell'ambito di un accordo con le major, disposte in cambio a concedere uno sconto sulle royalty pagate da Spotify

LONDRA - Spotify si arrende alle case discografiche e si prepara al dietrofront sul suo caposaldo: la musica, tutta, a disposizione di tutti, sia di chi si abbona e sia di chi non sborsa un centesimo ma accetta di ascoltare la pubblicità. La compagnia svedese avrebbe infatti acconsentito a riservare l'accesso ad alcuni nuovi album, quelli più altisonanti, solo agli utenti che pagano l'abbonamento mensile. La novità rientrerebbe nell'ambito di un accordo con le major, disposte in cambio a concedere uno sconto sulle royalty pagate da Spotify.

In base all'intesa, riferita dal Financial Times e confermata da altre testate, alcune nuove uscite musicali sarebbero accessibili solo ai 50 milioni di abbonati di Spotify. Gli altri 50 milioni di utenti della società, che non pagano ma si sobbarcano gli spot, sarebbero esclusi, almeno per un periodo di tempo.

L'accordo di licenza, che dovrebbe essere siglato nelle prossime settimane dopo mesi di trattative, potrebbe aumentare l'appeal di Spotify in vista di un suo approdo in Borsa. Suona tuttavia come la resa della prima piattaforma di musica in streaming, per numero di utenti, alle etichette discografiche, che da tempo spingono per limitare il servizio gratuito di Spotify poiché meno redditizio degli abbonamenti. Il punto di vista è condiviso anche da diversi cantanti, in primis Taylor Swift che nel 2014 ha tolto le sue canzoni da Spotify e da servizi analoghi.

Per la compagnia nata a Stoccolma nel 2008 il modello "freemium" - contenuti gratis con pubblicità o a pagamento senza reclame - è stato finora essenziale. Il fondatore e Ceo di Spotify, Daniel Ek, l'ha strenuamente difeso come unica via per la musica nell'era digitale, anche se in tutti questi anni non ha consentito alla società di spremere utili da un catalogo di 30 milioni di canzoni. Altri servizi non seguono questa strada, a cominciare da Apple Music - primo inseguitore con oltre 20 milioni di abbonati - che non offre musica gratuitamente.

In casa Spotify, dove l'esigenza di far tornare i conti pare farsi sentire, l'arrivo di album solo per gli utenti paganti potrebbe non essere l'unica novità. Di recente ha infatti iniziato a testare 'Spotify Hi-Fi', un servizio che distribuisce musica con una qualità audio superiore a un prezzo di 5-10 euro al mese in aggiunta ai 10 euro dell'abbonamento mensile.

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