L'azienda ha respinto la richiesta presentata da cinque istituti per usare la sua tecnologia contactless
CUPERTINO - Nessuno tocchi l'iPhone: tantomeno le banche, che vogliono approfittarsi della sua tecnologia.
L'azienda di Cupertino ha rimandato al mittente le pretese di Commonwealth Bank of Australia, National Australia Bank, Westpac, Bendigo e Adelaide: istituti che hanno deciso di unirsi per acquisire maggiore potere contrattuale e negoziare così con Apple un accesso al suo sistema contactless. Invano: «Ne andrebbe della sicurezza degli utenti e dei nostri dispositivi», ha scritto Apple alla presidente della commissione australiana per la concorrenza e i consumatori, invitandola ad opporsi alla richiesta di un'autorizzazione ad interim per l'utilizzo di Apple Pay.
«Le banche vogliono avere un controllo totale dei loro clienti: e ci percepiscono come una minaccia», ha dichiarato Apple, pur consapevole di perdere in questo modo gli introiti che sarebbero stati garantiti a ogni transazione.