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FRANCIAWauquiez nuovo presidente dei "Républicains"

10.12.17 - 20:58
Non ci sarà il ballottaggio
Keystone
Wauquiez nuovo presidente dei "Républicains"
Non ci sarà il ballottaggio

PARIGI - Laurent Wauquiez è stato eletto oggi nuovo presidente del partito dell'opposizione di destra in Francia, Les Républicains, con il 74,64% dei voti, rendendo inutile il ballottaggio. Lo ha annunciato il segretario generale, Bernard Accoyer.

Si volta pagina - I Républicains voltano pagina. Addio all'era Sarkozy-Fillon, soprattutto - questo è l'auspicio dell'opposizione di destra - basta con le sconfitte a ripetizione. Dopo il 2012 con François Hollande e il 2017 con Emmanuel Macron, l'obiettivo è ora spostato al 2022. E l'uomo nuovo scelto per guidare il riscatto è un 'falco', Laurent Wauquiez, che ha stravinto il primo turno della consultazione con il 74,64% dei voti, rendendo inutile il ballottaggio.

"La destra è tornata" sono state le sue prime parole da presidente. Rivolto ai sostenitori ha attaccato in modo durissimo Macron, soprattutto sulla sicurezza, accusandolo fra l'altro di "mancanza di fermezza contro l'integralismo". Il capo dell'Eliseo è già nel suo mirino.

Nel voto di oggi, l'uomo a destra della destra ha conquistato la stragrande maggioranza dei sondaggi, con una buona partecipazione, quasi 100mila votanti su 234'556 iscritti. I quali hanno potuto votare - e per una volta l'astensione è stata meno alta del previsto - sul web: computer, tablet o smartphone. Per chi fosse allergico alla tecnologia, sono sopravvissuti 251 punti materiali, con la vecchia urna e le schede di carta.

Wauquiez, 42 anni, presidente della macroregione Auvergne-Rodano-Alpi, non ha dovuto sudare per raggiungere la vittoria, lo stato maggiore del partito aveva deciso da tempo di non schierargli contro avversari pericolosi. C'era la ex fillonista Florence Portelli, 39 anni, che ha racimolato il 16,11% dei voti, e il giovane Mael de Calan, 36 anni, appoggiato dal moderato Alain Juppé, che ha finito con il 9,25%.

Nel partito c'è comunque tensione, perché la spinta verso destra che ha caratterizzato l'ultimo periodo di Sarkozy sembra essersi accentuata con Wauquiez: slogan anti-immigrati, euroscetticismo, ultraliberalismo in economia, accenti populisti e anticasta. De Calan ha già agitato la minaccia della scissione: "se i Républicains dovessero diventare un giorno un partito euroscettico, antiliberale e identitario, non sarebbe più la mia formazione politica", ha detto. Lasciando intendere che non sarebbe più nemmeno la formazione politica dei moderati, da Juppé a Gerard Larcher, Xavier Bertrand o Valérie Pécresse.

Wauquiez è dunque il successore di Nicolas Sarkozy e questo dato comporta già ambiguità, viste le ripetute prove di stima dell'ex presidente per Emmanuel Macron e gli epiteti che gli ha rivolto il giovane leader della destra: "arrogante" e "capriccioso" fra gli altri. Sarkozy gli avrebbe consigliato di aprire, nella direzione, a personalità moderate.

Sarkozy aveva abbandonato la guida del partito candidandosi alle primarie, vinte poi da François Fillon. L'ex premier aveva affidato l'interim del partito a Bernard Accoyer.


 
 

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