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BELGIO«La mia vita è finita il 22 marzo 2016»

22.03.18 - 21:42
Due anni dopo l’attacco terroristico all'aeroporto di Bruxelles, Karen Northshield è ancora ospedalizzata e ha deciso di raccontare il suo calvario
«La mia vita è finita il 22 marzo 2016»
Due anni dopo l’attacco terroristico all'aeroporto di Bruxelles, Karen Northshield è ancora ospedalizzata e ha deciso di raccontare il suo calvario

BRUXELLES - Mentre Bruxelles ha reso omaggio, oggi, alle vittime degli attacchi terroristici del 22 marzo 2016, Karen Northshield è ancora nel suo letto d'ospedale. Delle centinaia di persone rimaste ferite all'aeroporto di Bruxelles, questa famosa mattina, laenne, che avrebbe dovuto imbarcarsi per gli Stati Uniti per rendere visita alla nonna, è l'ultima ad essere curata in una struttura medica. E i suoi problemi sono lungi dall’essere finiti.

«La mie condizioni sono tuttora precarie, ha rivelato al quotidiano  “Le Parisien” a qualche giorno di distanza da una nuova ricaduta. «Sono costretta a letto con una o due sedute di fisioterapia al giorno per imparare di nuovo le basi come camminare o stare in equilibrio», continua colei che era allenatrice di sport prima di essere colpita dai due kamikaze che si erano fatti esplodere nella zona partenze dell'aeroporto internazionale di Bruxelles-Zaventem. «La mia vita si è fermata il 22 marzo 2016 e da allora il mio è un clavario».

Corpo intriso di sofferenza - Evacuata dal luogo del dramma da uno sconosciuto, Karen Northshield aveva subito tre arresti cardiaci prima di raggiungere l'ospedale. Dopodiché, ha dovuto subire una dozzina di operazioni. Dallo stomaco - che ha dovuto essere rimosso - passando per la perdita dell'udito, fino ai batteri che le hanno infettato la gamba - trafitta da schegge di bombe -, «vacilla tra la vita e la morte» per più di due mesi. Lei che era un’ex nuotatrice di alto livello, passa da 60 a 35 chili e vive un supplizio quotidiano. «Il mio corpo è diventato così sensibile che alla minima complicazione diventa ingestibile. È impregnato di questa sofferenza ", ha detto a “RTL Belgio”.

Sostenuta dalla sua famiglia ma ignorata dalle autorità belghe - ha detto di non aver mai avuto risposte alle sue e-mail dal governo - Karen Northshield voleva essere ascoltata in occasione di queste commemorazioni. «Preferisco non parlare di anniversario. Non riesco a celebrare il giorno in cui sono stata colpita con una bomba. Ma la data commemorativa è importante per far sì che le persone non dimentichino ciò che è successo. Anche se non ho bisogno di questo promemoria».

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