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REGNO UNITORuba i biscotti ai colleghi, poliziotto finisce davanti al giudice

21.02.18 - 06:00
È successo a un agente parecchio indisciplinato (e bugiardo) della Met di Londra, l'appuntato dell'accusa: «È violazione dell'integrità professionale, era stato avvertito»
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Ruba i biscotti ai colleghi, poliziotto finisce davanti al giudice
È successo a un agente parecchio indisciplinato (e bugiardo) della Met di Londra, l'appuntato dell'accusa: «È violazione dell'integrità professionale, era stato avvertito»

LONDRA - Avrebbe rubato da una zona comune una scatola di metallo di biscotti al burro, di quelle a due piani, e poi aver mentito ad oltranza. Per questo motivo un poliziotto dell'unità di Kingston della Metropolitan Police di Londra si trova ora davanti alla Corte disciplinare. 

Come riporta Sky News l'uomo, che sostiene di aver preso i dolci per offrirli ai commilitoni si è - in seguito - anche messo a disposizione per comprarne un'altra scatola. Ma per i querelanti, non è sufficiente: «Non è importante il valore di quello che ha sottratto, ma proprio che lo abbia fatto. È un'azione che mostra una totale mancanza di integrità morale e professionale», ha spiegato in tribunale il rappresentate appuntato dalla Met, «siamo di fronte a un chiaro caso di appropriazione indebita».

Una severità non del tutto condivisa dal giudice: «Nella vostra unità avete un ispettore e un sergente... Scompare una scatola di biscotti e la cosa migliore che vi è venuta in mente è quella di rivolgervi alla Corte Disciplinare?». «Sì, perché si tratta di furto. Una volta mangiati i biscotti non possono tornare in dietro», ha confermato il rappresentante.

L'agente in questione, che a quanto pare è considerato un po' la pecora nera dell'ufficio, aveva anche recentemente avanzato una richiesta di riduzione per una multa dopo essere stato pizzicato da un radar in zona 30 miglia orarie (praticamente la nostra 50) mentre lui viaggiava a 51 (più di 80 km/h) con il furgone d'ordinanza.

«Ricordo perfettamente di avergli detto che i biscotti erano di proprietà del club del te», ha confermato al giudice l'Ispettore dell'Unità, «gli avevo anche detto che se li prendeva sarebbe stato considerato un furto e, nel peggiore dei casi, sarebbe finito davanti al comitato disciplinare».

 

 

 

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