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BANGLADESH344 milioni per i rifugiati Rohingya

23.10.17 - 20:56
Saranno garantiti dai Paesi donatori per finanziarie aiuti e assistenza umanitaria nell'ambito della crisi in Birmania e Bangladesh
Keystone
344 milioni per i rifugiati Rohingya
Saranno garantiti dai Paesi donatori per finanziarie aiuti e assistenza umanitaria nell'ambito della crisi in Birmania e Bangladesh

GINEVRA - I Paesi donatori si sono impegnati oggi a garantire 344 milioni di dollari per finanziarie aiuti e assistenza umanitaria nell'ambito della crisi dei rifugiati Rohingya.

Finanziamenti sono stati promessi anche per la risposta umanitaria all'interno della Birmania, precisa una nota congiunta delle agenzie umanitarie dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Riuniti in conferenza a Ginevra su invito delle agenzie umanitarie dell'Onu, dell'Unione europea e del Kuwait, i Paesi hanno risposto a un appello delle Nazioni Unite allarmate dall'aumento del numero di rifugiati della minoranza Rohingya in fuga dalla Birmania e giunti in Bangladesh.

L'Onu ha elaborato un piano di sei mesi (settembre 2017 - febbraio 2018) che prevede di rispondere alle esigenze di 1,2 milioni di persone, inclusi i circa 600'000 Rohignya giunti in Bangladesh nei due ultimi mesi, i profughi già presenti e le comunità ospitanti. L'appello è di 434 milioni di dollari.

«I donatori hanno oggi espresso la loro solidarietà e la loro compassione» e queste devono ora tradursi in soccorsi per i rifugiati vulnerabili e per le comunità che li ospitano, ha commentato Mark Lowcock, sottosegretario generale dell'Onu per gli affari umanitari e coordinatore per i soccorsi d'emergenza.

"Mentre siamo grati ai donatori, spero che la fine di questa conferenza non significhi la fine di nuovi impegni di finanziamento. Non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ogni punto percentuale in meno significa migliaia di persone senza cibo, assistenza sanitaria e rifugio", ha osservato William Lacy Swing, Direttore generale dell'Organizzazione internazionale delle migrazione (Oim).

I partecipanti alla conferenza hanno sottolineato che la comunità internazionale deve contribuire a portare una soluzione pacifica alla situazione dei Rohingya e garantire condizioni che permettano il loro eventuale ritorno volontario in sicurezza e dignità.
 
 

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