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MONDOPatto anti-smog tra dodici metropoli

23.10.17 - 16:45
Accordo tra i sindaci di Parigi, Milano, Londra, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Copenaghen, Seattle, Città del Capo, Los Angeles e Auckland per creare zone a zero emissioni
Keystone / AP
Patto anti-smog tra dodici metropoli
Accordo tra i sindaci di Parigi, Milano, Londra, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Copenaghen, Seattle, Città del Capo, Los Angeles e Auckland per creare zone a zero emissioni

PARIGI - Dodici grandi metropoli mondiali vogliono trasformarsi in territori senza energie fossili entro il 2030: in occasione del vertice dei sindaci del network C40 a Parigi, il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, insieme con gli omologhi di Milano, Londra, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Copenaghen, Seattle, Città del Capo, Los Angeles e Auckland, hanno firmato un patto con cui si impegnano a trasformare una «parte importante» delle loro città in territori a zero emissioni.

L'intesa dei dodici sindaci, tra cui quello di Milano, Giuseppe Sala, è stata raggiunta nel quadro del vertice annuale a Parigi del cosiddetto C40 'Togheter4Climate', il network composto da 91 metropoli mondiali presieduto attualmente dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, che appena due settimane fa espresse la volontà di far scomparire l'auto a benzina dalla capitale di Francia entro il 2030.

Oggi, al termine del summit i dodici si sono impegnati a trasformare le loro città in territori «più verdi», «più sani», e soprattutto «senza energia fossile», con una «parte importante» di «zone a zero emissioni». Vale a dire zone in cui i motori a scoppio, come il diesel, verranno banditi dalla circolazione

Cina contro l'inquinamento - La Cina combatterà con decisione per centrare l'obiettivo "intermedio" al 2035 di qualità dell'aria pari a 35 microgrammi di particelle sottili Pm2.5 per metro cubo, causa di problemi gravi alla salute: lo ha affermato il ministro dell'Ambiente Li Ganjie, in una conferenza stampa nel pomeriggio, a margine del 19/mo congresso del Partito Comunista Cinese.

Nel 2016 la media di Pechino, impegnata a scendere a quota 60, è stata di 73 microgrammi per metro cubo.

Li ha aggiunto che la marcia sarà lunga e difficile anche se la lotta all'inquinamento potrà portare benefici allo sviluppo economico, invitando la popolazione a essere ancora «paziente».

Il governo ha imposto tagli alla produzione di gas nocivi nella misura del 15% in 28 città sulla fascia settentrionale del Paese, al fine di raggiungere importanti target già nel 2017.

«Siamo pienamente consapevoli delle sfide di fronte a noi», ha aggiunto il ministro, per il quale il carbone, uno dei principali fattori inquinanti, «pesa ancora per un'alta porzione del nostro mix energetico totale».
 
 


 
 

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