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ARABIA SAUDITADonne saudite ballano contro la sottomissione a volto... coperto

03.01.17 - 12:35
In un video cantano, guidano e giocano a basket chiedendo di essere libere dagli uomini
Donne saudite ballano contro la sottomissione a volto... coperto
In un video cantano, guidano e giocano a basket chiedendo di essere libere dagli uomini

RIAD - Ha superato i 2 milioni di visualizzazioni solo su YouTube un video in cui delle donne saudite - con il volto coperto dal niqab, ma con indosso abiti coloratissimi - cantano il loro desiderio di poter guidare e di non essere più assoggettate al controllo degli uomini.

Il filmato si apre con tre di loro sedute sul sedile posteriore di un’auto mentre un bambino, sorridente, si mette al volante: una critica al divieto di guidare imposto alle donne in Arabia Saudita, paradossalmente dipendenti dai figli maschi. Le protagoniste, poi, iniziano a cantare e, osservate da uomini che le redarguiscono e le guardano torvi, ballano, giocano a basket, a bowling e vanno con i roller per le strade del regno.

«Che gli uomini siano cancellati», ripete il coinvolgente e ritmato ritornello. «Ci hanno fatte uscire pazze», aggiungono le protagoniste. Il video femminista - dal titolo “Hawagìs” (“Ossessioni”) - tocca poi anche il tema del divieto, imposto alle donne, di viaggiare da sole: si vedono infatti due uomini pronti a imbarcarsi liberamente su un aereo, cosa che loro non possono fare.

Il regista Majid al-Eissa, infine, scomoda anche il presidente eletto americano Donald Trump, arrivato alla “Casa degli Uomini” - come recita il suo stemma - per la felicità dei sauditi maschi e a detrimento della candidata donna Hillary Clinton (cancellata con una croce su uno dei cartelli mostrati dal pubblico).

Il video, postato su YouTube il 23 dicembre scorso, ha superato i 2 milioni di visualizzazioni ed è stato visto più di 4 milioni di volte nella versione con spiegazioni in inglese pubblicata ieri dal portale di Al-Jazeera “AJ+”:


“Hawagìs” si ispira a un video di produzione amatoriale in cui figura la stessa canzone pubblicato nel 2014:


In Arabia Saudita le donne non possono guidare o viaggiare da sole e devono chiedere il permesso del proprio tutore legale (il padre, il marito, un figlio maschio) per sposarsi o, a volte, per lavorare.  

       

 

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